Creare una rendita stabile e vantaggiosa dal proprio terreno rispettando l’ambiente e contribuendo alla transizione energetica

Fare un buon investimento rispettando l’ambiente e contribuendo alla transizione energetica è oggi possibile grazie al mercato delle energie rinnovabili e in particolare affittando il proprio terreno agricolo o industriale per l’installazione di impianti solari fotovoltaici.

Naturalmente non tutti i terreni sono idonei per l’installazione di un impianto fotovoltaico a terra. In generale tutte quelle aree pianeggianti (anche collinari, ma con una pendenza regolare e non accentuata), prive di vincoli ambientali e con nelle vicinanze linee e/o cabine elettriche sono sicuramente quelle più adatte.

Anche l’estensione del terreno e la sua natura (destinazione di uso – industriale, agricolo, ex cava) gioca un ruolo importante nella verifica dell’idoneità del sito alla realizzazione di un impianto fotovoltaico.

In genere si parla di parchi fotovoltaici installati a terra su grandi superfici dove la coltivazione agricola o l’attività industriale è meno redditizia dello sfruttamento con le energie rinnovabili.

Un alternativa importante che potrebbe dare una spinta decisiva verso la transizione energetica è l’agrovoltaico: soluzione che unisce la produzione agricola e quella di energia elettrica da fonte rinnovabile.

Fino a qualche anno fa era impensabile immaginare un connubio tra la produzione agricola e impianti fotovoltaici: oggi però i due mondi, agricoltura ed energia rinnovabile, hanno non solo imparato a convivere ma ad ottimizzare i risultati di entrambe le produttività.

L’utilizzo di infrastrutture per i moduli fotovoltaici rialzate e opportunamente distanziate tra loro al di sotto delle quali il terreno è sfruttato per la produzione agricola, rappresenta oggi la soluzione progettuale che consente l’integrazione tra agricoltura e fotovoltaico con un duplice vantaggio: da un lato il miglioramento dei rendimenti agricoli e dall’altro la generazione di energia pulita. Per i proprietari terrieri che dunque vogliono mantenere la produzione agricola e al tempo stesso non precludersi la possibilità di avere una rendita alternativa affittando il proprio terreno per installazioni di impianti fotovoltaici, l’agrovoltaico è sicuramente la soluzione ideale.

L’estensione dei terreni necessari per l’installazione di impianti fotovoltaici è strettamente collegata alla loro destinazione d’uso. In particolare l’estensione minima ricercata sul mercato per le varie tipologie di terreni:

  • Terreni Industriali/artigianali e/o ex cava: 2 ha (20.000 mq)
  • Terreni agricoli: 5 ha (50.000 mq)
  • Terreni agricoli per agrovoltaico: 20 ha (200.000 mq)

Il contratto di affitto del terreno agricolo o industriale è denominato “diritto di superficie”. Ha generalmente una durata di 30 anni con eventuale opzione per i successivi 10 anni (5+5). Per quanto riguarda il canone annuale, l’installazione di un impianto fotovoltaico consente di ottenere un canone significativamente più elevato rispetto ad altre soluzioni di affitto.

Partecipare alla transizione energetica mettendo a disposizione il proprio terreno rappresenta dunque ad oggi una soluzione vantaggiosa per crearsi una rendita stabile e sicura facendo anche bene all’ambiente.

La S.EN.S. srl è presente nel settore delle energie rinnovabili da oltre 10 anni occupandosi del project management di parchi fotovoltaici per conto di diversi investitori. Nel corso degli anni ha consentito a molti proprietari terrieri di ottenere una rendita vantaggiosa dai propri terreni utilizzandoli per la realizzazione di impianti fotovoltaici.

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